Battaglia Assietta 3

Festa del Piemonte 2014 – Colle dell’Assietta

Il discorso inaugurale dell’Assessore Giovanni Maria Ferraris in occasione della Festa del Piemonte che si è svolta il 20 luglio 2014 presso il Colle dell’Assietta.

Battaglia Assietta 2014Saluto tutte le autorità militari, civili e religiose e tutti i presenti qui convenuti, in questa giornata importante.

La giornata in cui commemoriamo una vittoria schiacciante da parte dell’esercito austro-sabaudo nei confronti di quello francese. Una vittoria che costò quasi 5000 perdite tra le fila francesi e circa 200 tra gli austro-sabaudi.

La “Festa del Piemont” è meritatamente famosa per il suo essere una festa all’insegna dell’unione e non della divisione, in cui la valorizzazione della “piemontesità” e del nostro territorio rappresenta un’occasione di fratellanza universale,  proprio a memoria di una gloriosa resistenza  per la difesa della nostra terra e del sacrificio dei combattenti di ogni esercito.

È davvero un piacere per me ritornare qui, per la terza volta e stare con voi per celebrare la 47sima Festa del Piemonte, in duplice veste, tra l’altro.

Per portare il saluto, infatti, della Città di Torino e del Consiglio comunale, a nome del Sindaco, onorevole Piero Fassino ed anche il saluto della Regione Piemonte e del nostro presidente, onorevole Sergio Chiamparino.

La ricorrenza che oggi celebriamo rappresenta una tappa fondamentale della nostra storia all’insegna dell’unione.

Non si possono certo dimenticare l’emozione ed il coinvolgimento provati durante la Festa del Piemonte al Colle dell’Assietta del 2011, l’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, quando Torino, prima Capitale dell’Italia unita, ospitò tutti i raduni nazionali militari e fu evocata la battaglia del Piemonte, avvenuta qui all’Assietta il 19 luglio 1747. E non può certo venir meno anche oggi un sincero sentimento di riconoscenza verso quei giovani soldati che, tra questi monti, hanno combattuto con coraggio e determinazione.

E infatti erano, e sono ancora nel nostro cuore, loro i veri protagonisti qui al colle dell’Assietta: i Granatieri di Sardegna ai quali Torino è unita da un sentimento di affetto sincero e profondo,

sin dall’atto costitutivo del 18 aprile 1659 voluto dal Duca Carlo Emanuele II, ricordato da una targa posta in piazzetta Mollino, accanto a piazza Castello a Torino, e ribadito con il conferimento della cittadinanza onoraria nel 2009 al Primo Reggimento Granatieri di Sardegna, che alla sua fondazione era denominato Reggimento delle Guardie.

Ricordiamo tutti come quei valorosi soldati, soprannominati “bogia nen” non certo nella connotazione negativa che quest’espressione ha poi assunto in seguito nel gergo comune, dimostrarono, a conferma del loro appellativo, la caparbietà, l’obbedienza, il rispetto e l’amore per le istituzioni e per la Patria.

Ecco dunque il senso che mi preme evidenziare in questa occasione: quello cioè di saper fare il proprio dovere, stando al proprio posto, con spirito di servizio prima di tutto, senza clamore e arroganza, bensì con amor patrio, fratellanza e coraggio.

Questo il messaggio che vorrei si conservasse e si tramandasse anche alle giovani generazioni, che qui vedo numerose.

In una circostanza come questa non posso, però, fare a meno di rivolgere un pensiero anche ai tanti militari italiani impegnati attualmente nel mondo in operazioni di peacekeeping e promozione della pace e tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita per difendere i nostri valori civili più alti: la democrazia, la giustizia e la libertà.

Viva i Granatieri di Sardegna, Viva il Piemonte, Viva l’Italia unita!